sabato 7 novembre 2009

Un commento al libro da parte di Antonio Imbasciati

Riceviamo con piacere da Antonio Imbasciati questo commento al nostro libro:

Senatores probi viri, senatus mala bestia. Con molto garbo anche in Italia qualche psicoanalista riesce a dire agli ultimi vescovi dell'establishment quello che fino a qualche anno fa suscitava ostracismi, o forse risentimenti del collettivo emotivo di fronte a affermazioni che suonavano a oltraggio di una dottrina che si attribuiva a Freud. I colleghi di questo bellissimo libro, importante per il futuro della SPI, non incorreranno più oggi in una scomunica come succedeva un tempo, ma forse qualche non bel pensiero inespresso susciteranno. Fatto importante è che i nostri autori riportano una bella rassegna di studi di autorevoli colleghi stranieri che affermano fondamentali cambiamenti dei parametri creduti inviolabili della psicoanalisi, e rinfacciano alla psicoanalisi i suoi sette peccati mortali (si veda pagina 180). Questi peccati hanno privato gli psicoanalisti italiani di potenziali validi colleghi, insieme ai quali si sarebbe potuto far progredire la psicoanalisi in quanto scienza e soprattutto farla rispettare dalle altre scienze.

1 commento:

Silvio A. Merciai ha detto...

Grazie, Antonio.
Conforta il tuo apprezzamento al nostro lavoro e ci fa sentire meno soli nel sostenere che la psicoanalisi debba aprirsi a un reale dialogo interdisciplinare se vuole, come tu dici, progredire come scienza e come tale farsi rispettare ...
Conforta in particolare se detto da te che sei stato tra i pochissimi in Italia a insistere in questi anni su questa esigenza con i tuoi libri e con le tue pubblicazioni sulla Rivista di Psicoanalisi ...