sabato 19 ottobre 2013

Psicoanalisi senza teoria freudiana

L'Editore Borla ha pubblicato gli atti del convegno di Brescia del novembre 2012 (Psicoanalisi senza teoria freudiana?), organizzato da Antonio Imbasciati, nel volume Psicoanalisi senza teoria freudiana. Riflessioni da un Congresso a cura di Antonio Imbasciati.
A pag. 211 compare la nostra relazione Il contributo delle neuroscienze al pensiero psicoanalitico.

Qui di seguito l'abstract del lavoro:
Inizialmente proposto da Eric Kandel come nuova prospettiva per la psichiatria del nuovo millennio e sostenuto in Italia, tra gli altri, da Mauro Mancia, il dialogo tra neuroscienze e psicoanalisi è diventato in questi ultimi anni una delle frontiere più combattute, a livello internazionale, della ricerca interdisciplinare in ambito psicologico; la conseguente possibilità di abbandonare il riferimento d'obbligo alla metapsicologia, propugnato tra gli altri da Antonio Imbasciati, e di orientarsi invece verso la biologia della mente costituisce la sfida da vincere per riportare la psicoanalisi nell'ambito delle terapie scientificamente verificabili e sostenibili. A fronte però dell'indubbia apertura di interesse verso il nostro pensiero manifestata da numerosi neuroscienziati - da Antonio Damasio a Mark Solms, da Cristina Alberini a Vittorio Gallese - la risposta del mondo e delle istituzioni psicoanalitiche è stata purtroppo finora alquanto povera e spesso improntata a diffidente resistenza. Le affascinanti e suggestive scoperte neuroscientifiche in vari ambiti tematici apparentemente cruciali alla nostra elaborazione teorica - l'emozione, il processo decisionale, l'inconscio, la relazione interpersonale e l'intersoggettività, l'amore, la motivazione, il piacere, la scelta e il controllo del comportamento, etc. - attendono perciò ancora in gran parte di essere rielaborate in teorie complessive che riformulino in termini contemporanei e scientificamente accettabili la ricchezza delle intuizioni di più di cent'anni di psicoanalisi.